La rabbia dei buoni

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    Apro questo topic perchè è da molto tempo che ci penso a questa cosa.
    Molte persone dicono che la rabbia dei buoni è pericolosa e tanto altro ancora
    ma... ne siamo davvero sicuri?
    più che la rabbia quel che mi preoccupa è la parola buono, una persona sarà davvero mai buona? tutti hanno la loro parte oscura del loro io, che dai, si sa che non è affatto buona la nostra metà malvagia :D non credete?
    insomma, alla fin fine tutti credono che le persone siano come noi, che ci vediamo sempre migliori di altri, più buoni e più bravi e che faranno sempre come si pensa noi.
    ops, fregatura, le persone son tutte diverse, ops, ti hanno fatto arrabbiare e ops, puntualmente si dice che la rabbia dei buoni è pericolosa, e perchè si dice questo? per il motivo detto sopra, si crede di essere tutti un'unica entità.

    Boh, come si può essere buoni? ma sopratutto, esiste la vera rabbia dei buoni? e con buoni che cosa si intende?
    penso che una persona buona, più che arrabbiarsi sopporti con pazienza, di sorridere quando le fanno del male, consapevole però che dicendo la verità su qualcuno sa di ferirlo ma questo non ha niente a che fare con l'irritazione perchè non lo dirà mai con ira.

    Comunque, beh, ho espresso il mio parere, più o meno male, chissà che qualcuno se risponde può illuminarmi *si accende come una bajour* con le sue opinioni al riguardo.
     
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  2. Il Signore Oscuro
     
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    mmm, la rabbia è un setimento che hfa parte dewlla natura umana con ovvi scopin e significiati, e che abiamo ereditato dall'evoluzione dagli animali. non è una cosa cattiva in se. serve a reagire a un'aggressione, a difendersi.
    un tempo serviva solo ad aggreddire per soprsavvivere, oggi serve per far valere le proprie idee per non far calpestare le prorpie convinzioni o il proprio amor proprio e per sopportare la cattiveria.
    la rabbia in se non è cattiva. anzi, basta indirrz<aarl ain modo costruttivo. se la indirizzi bene diventa grinta, combattività, voglia di fare, reagire! la rabbia è uno srpone notevole e pazzi son quelli che come i jedi vogliomne estraniersene.
    negare un seneitmenrto e rpeprimerlo non fa altro che farlo crescere dentro di noi a livello inconscio, somatizzandolo finoa causare esplosioni incontrollate che pososn esser davvero pericolose per se e per gli altri, o scatenare disrturbi psicosomatici che alla lunga distruggono il sistema nervoso.
    non ci veedo nulla di mkale se ogni tanto parte un'imprercazione, una parolaccia, una scazzoyttata liveratoria.
    il puntp è saper quando è troppo e quando bisogna far un passo indietro.
    e saper quando fermarsi.
    a volte bisogna lasciar correre, altre volte no.
    la rabbia èun sentimento oscuro, ma va accettarto e riconosciuto come tale. e qundo imparerete a convinverci, scoprirete che alla fine è meno pericoloso o devastante di quel che si pensa,.
    ora vado.notte!


     
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    giusto, però non è la rabbia a cui mi riferisco, molte volte abbiamo parlato dell'ira come ben ricordi, ma stavolta il mio obbiettivo è un' altro: siamo davvero buoni come ci descriviamo?
    e sopratutto: quale è la rabbia dei buoni?
    è quello che mi lascia perplessa...
     
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  4. Il Signore Oscuro
     
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    Non siamo né buoni né cattivi. Ognuno nasce con deterninate predisposizioni a un certo atteggiamento psicologico nei confronti dell'esistenza, frutto sia del suo dna, della struttura del suo cervello e anche del modo in cui essi son stati condizionati o alterati dalle situazioni vissute dalla madre nel periodo della gravidanza, o anche dalla famiglia. (es. un feto sviluppatosi in un periodo di grande turbe emotive della madre, sarà tendenzialmente più asociale o più aggressivo o più pauroso o insicuro, di un bambino la cui gravidanza è stata serena)
    poi entrano in gioco i fattori culturali, l'educaizone, la famiglia, l'interaizone con la società in cui viviamo. tutti questi fattori son determninati a plasmare il nostro carattere e la nostra psuche e il nostro temperamento. tanto che non esiste proprio il libero arbitrio su ciò che siamo, e lo stesso libero arbitrio delle nostre azioni è assai limitato, in quanto nella maggior parte4 dei casi, una scleta non è altro che una serie di processi mentali in reazione alla situaizone che porta a farla.
    insomma, siamo tutti, potenzialmente, santi o assassini, per come la vedo io.
    il buono o il cattivo son credenze della cultura cattolica. non esiste nessuno malvagio o buono al 100% una persona buona ha sempre i suoi demoni personali, o lasua parte oscura, frutto di rabbia, frustrazioni, paure e ansie repress,e con cui prima o poi deve far i conti e conviver.e
    il cattivo..
    beh, nessusno nasce cattivo. cattivi lo si diventa perché la vita ha posto qualcuno su quel sentiero... o perché aun certo ounto è stato traviato o manipolato o ha preso un percorso che l'ha condotto a diventare così.
    ma dal punto di vista di una persona "cattiva" quello che fa è giusto e rispecchia i suoi canoni etici e morali, che son distori per gli altri, ovviamente,.
    cioéi cativi non vedono se stessi come cattivi e son convinti di quel che fanno, che sia legittimo.
    un polityico corrotto ad esmepio, non recepisce nemmeno che quello che sta facendo sia sbagliato o che la sua corruzione sia un crimine. per lui è una cosa normalissima, e anzi, si sente autorizzato quasi ad agire in questo modo, autogiustificandosi a tale condotta.

    insomma,. i buoni non nsono main bnuioni del tutto.
    i cattivi non si accorgono di esser cattivi, se sono privi di autocritica o se hanno un senso etico alterato.
    la rabbia del giusto può esser anche indirizzata nei confronti di certi tipi di cattiveria, ma piùche il cattivo in se che commette quel crimine, (che ovviamente non va giustificato e va sicuramnee fermato o neutralizzato in un modo o nell'altro... ad esempio, gheddafi sarà anche l'ennesimo despota del pianeta, ma se per salvaremigliaia di vite l'unica strada sarebbe la sua morte, allora sareebbe un crimine e un male necessario, per quanto deplorevole. ) ma come dice obiwan... è più pazzo il pazoz o chi lo segue?
    condanniamo hitler per i crimini di guerra che ha commesso? o stalin?
    p è invevce da condannare la società che ha creato simili mostri, e le esperienze persoanli che gli han fatti diventar così o eventuali disturbi comportamentali che avevano?
    insomma, il vrro colpevoledi un genocida chi è? il despota a cui è permesso di comandare e dettar legge e far fare i genocidi per la sua perversa mentalità? o quelli che invece di ignorarlo li dan retta eseguendo gli ordini e commettendo gli atti criminali?

    io penso che il bene e il male siano concetti astratti estremamente relativi.
    ie spesso son complementari. il bene di quaocuno spesos porta il male di molti. il male di qualcuno puà portar il bene di molti. etc etc. a volte facendo del male a una persona ne fai bene a 10, tavolta è il contrtario. più spesso, il male non fa altro che generare altro male, e il bene genera altro bene. comne una reazione a catena, insomma.
    il punto è che è davvero difficile sapeee cosa porterà del bene o del male a un sistema. agendo in un dterminato punto cricico di un sistejma o di una situaizone sociale, la si può indirizzare per un rapporot di causa effetto e reazione interaizonen fra le person e e gli individui che compiongono quel sistema, a una situaizoneestrejmanete positiva o estremamente negativa.
    il tutto sta nel quanto una figura, positiva on negativa che sia, è carismatica, e quanto reisce a persuadere o influenzare le convinzioni dei più,. in tal caso, un credo si diffodnde, a giustifica le azioni , buoni o cative che siano,. perché anche se una persona sente che magari son contrarie ai suoi princupoi etici, se è stata traviata cuilturalmente, pensa cmq che quella sia la cosa giusta da fare.
    oppure una persona "malvagia" può anche ripenbsare a certe sue considerazioni, di fronte a deyerminati eventi o stimoli.
    insomma, bgene e male non sono assoluti, son relativi esistenzuiali e ogni persona è costantemnete in mutamento, verso la luce o ilm buio,m a seconda di quello che ci riserba la vita e di come reagiamo ad esso.
    e non sappiamo mai cosa ci attende dietro l'angolo. non siamo dei veggenti o dei sensitivi e se lo siamo lo saimo solo a livello inconscio.

    è una risposta molto complessa, ma questa è ka mia opinione. io non credo al bene e al male supremo. perché in natura nel mondo animale non esistono concetti comne questi,. esiste soltanto la sopravvivenza e la perpetuazione dell'esistenza. gli animali non si pongo questi prpob,emi. l'uomo se gli pone, perché è in grado di discernere. cmq a parte una maggior consapevolezza di ciòl che è giusto o sbagliato, buono o contrario alla vita, e a partte la sua grande capacità immaginativa e creativa, io non penso che l'uomo sia più intelligente o superiore agli animali. semplicemente ha coem punti di forza questi, così come ogni creatura ha sviluppato un deerminato punto di forza o talentro. questi son i talenti dell'umanità, così come un cane ha il fiuto e la fedeltà, un coniglio l'agilità, un'aquila il dominio del volo etc etc. ,






     
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    CITAZIONE (Il Signore Oscuro @ 25/4/2011, 11:06) 
    io non penso che l'uomo sia più intelligente o superiore agli animali.

    ti stimo per questo guarda, comunque è vero, ognuno ha i suoi demoni, dentro o fuori di se
    in compenso son curiosa di sapere cosa ne pensano altri di questa discussione (se magari si facesse vivo qualcuno)
     
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  6. Arokh
     
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    CITAZIONE (Rashelem @ 24/4/2011, 17:49) 
    Apro questo topic perchè è da molto tempo che ci penso a questa cosa.
    Molte persone dicono che la rabbia dei buoni è pericolosa e tanto altro ancora
    ma... ne siamo davvero sicuri?
    più che la rabbia quel che mi preoccupa è la parola buono, una persona sarà davvero mai buona? tutti hanno la loro parte oscura del loro io, che dai, si sa che non è affatto buona la nostra metà malvagia :D non credete?
    insomma, alla fin fine tutti credono che le persone siano come noi, che ci vediamo sempre migliori di altri, più buoni e più bravi e che faranno sempre come si pensa noi.
    ops, fregatura, le persone son tutte diverse, ops, ti hanno fatto arrabbiare e ops, puntualmente si dice che la rabbia dei buoni è pericolosa, e perchè si dice questo? per il motivo detto sopra, si crede di essere tutti un'unica entità.

    Boh, come si può essere buoni? ma sopratutto, esiste la vera rabbia dei buoni? e con buoni che cosa si intende?
    penso che una persona buona, più che arrabbiarsi sopporti con pazienza, di sorridere quando le fanno del male, consapevole però che dicendo la verità su qualcuno sa di ferirlo ma questo non ha niente a che fare con l'irritazione perchè non lo dirà mai con ira.

    Comunque, beh, ho espresso il mio parere, più o meno male, chissà che qualcuno se risponde può illuminarmi *si accende come una bajour* con le sue opinioni al riguardo.

    Bisognerebbe dire che i cattivi sono i buoni trattati male. Quindi la rabbia dei buoni porta a diventare cattivi.
    Il cattivo è un buono dopo aver manifestato la sua rabbia, mentre un buono è un cattivo che ancora non si è manifestato :P
     
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    ...al momento opportuno, sarò io a trovarvi...

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    Secondo me non è vero che la rabbia dei buoni in sé è peggiore di quella dei cattivi, semplicemente è inaspettata. E' l'effetto sorpresa che la rende così famosa, a parer mio.
    Non credo che esistano buoni o cattivi, dipende dove sta il proprio limite delle azione, e quindi cosa si è disposti a fare per vendicarsi, o comunque, quale danno si può fare accecati dalla rabbia.
    E questo non è questione di essere buoni o cattivi, ma di avere dei sani principi e autocontrollo.
     
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  8. Il Signore Oscuro
     
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    CITAZIONE (Arokh @ 25/4/2011, 17:22) 
    CITAZIONE (Rashelem @ 24/4/2011, 17:49) 
    Apro questo topic perchè è da molto tempo che ci penso a questa cosa.
    Molte persone dicono che la rabbia dei buoni è pericolosa e tanto altro ancora
    ma... ne siamo davvero sicuri?
    più che la rabbia quel che mi preoccupa è la parola buono, una persona sarà davvero mai buona? tutti hanno la loro parte oscura del loro io, che dai, si sa che non è affatto buona la nostra metà malvagia :D non credete?
    insomma, alla fin fine tutti credono che le persone siano come noi, che ci vediamo sempre migliori di altri, più buoni e più bravi e che faranno sempre come si pensa noi.
    ops, fregatura, le persone son tutte diverse, ops, ti hanno fatto arrabbiare e ops, puntualmente si dice che la rabbia dei buoni è pericolosa, e perchè si dice questo? per il motivo detto sopra, si crede di essere tutti un'unica entità.

    Boh, come si può essere buoni? ma sopratutto, esiste la vera rabbia dei buoni? e con buoni che cosa si intende?
    penso che una persona buona, più che arrabbiarsi sopporti con pazienza, di sorridere quando le fanno del male, consapevole però che dicendo la verità su qualcuno sa di ferirlo ma questo non ha niente a che fare con l'irritazione perchè non lo dirà mai con ira.

    Comunque, beh, ho espresso il mio parere, più o meno male, chissà che qualcuno se risponde può illuminarmi *si accende come una bajour* con le sue opinioni al riguardo.

    Bisognerebbe dire che i cattivi sono i buoni trattati male. Quindi la rabbia dei buoni porta a diventare cattivi.
    Il cattivo è un buono dopo aver manifestato la sua rabbia, mentre un buono è un cattivo che ancora non si è manifestato :P

    sei persa nel labirkininto della tua relatività morale...questi fantasmi, questi portenti...a che gioco stai giocando?

    la pronta risposta di raziel :gh:
    no dai, son d'accordo con arokh e bibi.
    anche se è una cosa molto più complicata in effeti.

     
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    Beh, il discorso di bontà e cattiveria si rifa alle regole morali che l'uomo si è da sempre imposto per limitare la sua distruzione e per garantire alla sua specie una sopravvivenza così longeva.
    La bontà è...amore.
    Amore che si tramanda in diversi tipi, amore platonico o passionale o amicizia o affetto.
    La bontà è esser felici per qualcun altro, e di riflesso per se stessi.
    La cattiveria è...anteporre il nostro io rispetto ad un altro, in ogni situazione.
    Forse, è questo. Questo è ciò che penso io.
    Il confine è flebile, dunque la cattiveria può essere vista come bontà e viceversa. Purtroppo, quando si intraprendono discorsi del genere non si può far altro che ripetere questo concetto, poichè l'espressione stessa di bene e male è puramente soggettiva, ovviamente sempre entro i parametri morali...

    La rabbia dei buoni. Immagino sia quella di cui parla il detto "Non esiste peggior cattivo di un buono che diventa cattivo". Beh... Immagino riguardi l'accumulazione di delusioni, rabbia e altri sentimenti negativi in una persona che solitamente non li libera, o accetta.
    Si dice sia più "distruttiva" rispetto alla rabbia di una persona che invece tende a farsi guidare maggiormente dalle sue passioni, forse poichè come dice Bb è un evento inaspettato che una persona buona e mite si lasci guidare dalla rabbia. Per questo motivo, la propria guardia è inerme di fronte a scatti improvvisi di una persona del genere.

    Mmm... Beh, non sono la persona più adatta a parlare di rabbia, in effetti.
    Direi che, come dice Darth, in ognuno di noi c'è una predisposizione a taluni comportamenti invece che altri. C'è chi pensa che le emozioni vadano vissute fino in fondo e facciano ognuna parte dell'essere umano, e c'è chi invece pensa che alcune emozioni debbano essere contenute e, a volte, represse, per poter...forse raggiungere uno stadio superiore, migliorare se stessi, o chi ci sta attorno.
    Quel che posso dire è che...La bontà non è facile da perseguire.
    E' un cammino che porta spesso a delusioni, tristezza, e a volte incomprensione.
    Però...
    Bisogna pur bilanciare le cose, portare l'Equilibrio di cui tanto parliamo no...?
    C'è tanta violenza nel mondo...
     
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  10. Il Signore Oscuro
     
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    bellissimo post rek e non posso che quotarti :)
    io son un esperto in rabbia del buono, e di repressioni cmq.
    ne ho fatto una vera malattia proprio perché ho represso tropo per troppi anni e questo mi ha distrutto il sistema nervoso.
    forse per il,mio tipo di caratterme, avrei dovuto esser più a briglia sciolta,. ora devo riequlobrarmi i nervi prima che lo scompenso di cui soffro dall'età di 20 anni mi distrugga definitivamente...
    auguri.
    :S
     
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    io penso questo: non esiste buono o cattivo... ci sono solo posizioni!!!!

    quanto all'ira bè fa parte di ognuno di noi e ognuno l'affronta a proprio modo c'è chi la lascia sfogare e chi la reprime... se voglio "catalogarmi" io sono un tipo che reprime quando mi arrabbio invece che lasciarmi libero di sfogarmi mi dico tempo al tempo e tutto volgerà a mio favore e generalmente è così!

    quanto alla rabbia dei "buoni" io la reputo solo un fattore sorpresa nel senso che un tipo paziente che reprime l'ira arriva prima o poi ad un punto di rottura e fa azioni che normalmente non fa e non ti aspetti che faccia.
     
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    CITAZIONE (Xado @ 26/4/2011, 08:25) 
    un tipo paziente che reprime l'ira arriva prima o poi ad un punto di rottura e fa azioni che normalmente non fa e non ti aspetti che faccia.

    esattamente come mi comporto io... solo che devo pormi un limite sempre

    quindi, alla fin fine ho un po' più chiaro in mente cosa le persone pensano al riguardo, ne sono contenta :3 vi ringrazio

    certo se ci son altri che la pensano in modo diverso son liberi di farsi avanti <,<
     
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    esattamente come mi comporto io... solo che devo pormi un limite sempre

    il limite lo conosci solo quando l'hai oltrepassato
     
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  14. Il Signore Oscuro
     
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    rashy, se puoi a proposito della "rabbia dei buoni" ti consiglio un episodio dei simpson di una decina di anni fa.
    si intitola "uragano neddy" e parlava di come flanders, dopo che un uragano gli ha distrutto la casa e ha perso il lavoro e il suo emporio è starto saccheggiato, e i suoi amici gli han ricostruito la casa in modo sfcadentissimp facendola crolalr di nuovo, ned sia scoppiato riversando anni din repressione della rabbia addosso a tutti i conoscenti e gli abitanti di springfield.
    dopodichém è scappato e si è fatto ricoverare in un ospedale psichiatrico dove è stato seguito dal medico che l'aveva in cura anche quando lui era bambino, perché da piccolo ned anziché il chiesofilo super buono (insomma, il buono per antonomasia è flanders, nei simpson) ned era un teppistello sadico e violento che faceva ogni genere di assurdità sia ai coetanei sia agli altri. insomma, ned da picoclo non riusciva a conetenere e a limitare la rabbia o la frustrazione.
    da grande, le conteneva e elimitava troppo. come è già stato detto, ci vuole il punto di equilibrio, come per tutte le cose.
    in tutte le grandi storie i personaggi attraversan sempre dei tortuosi viaggi sia fisici che psicologici che allam fine gli migliorarno e gli danno un'equilibrio psicologico e mentale e una maturità che prima non avevano.
    verissimo cmq. non c'è peggior cattivo di un buono che diventa cattivo. io ritengo di esser nella categoria "buoni" ma quando divento cattivo sono una belva assetata di sangue, ed è meglio non avermi vicino nel raggio di 10 chilometri. questi perché io non ho mezze misure per le emozioni.ogni emozione la prova in maniera estremizzata: l'amicizia per me diventa fratellanza o amore, l'amore per me diventa possesso ossessivo, la paura terrore, la rabbia furia omicida, la gioia euforia etc etc.
    al tempo stesso, sapete bene che son un tipo abbastyanza intellettuale.
    per me è difficilissmo conciliare questo enorme desiderio di amare e di distruggere con la razionalità, anche quella fra l'altro eccessivamente sviluppata. i miei pappni mentali son noti in tutto il forum.
    io non riesco ad aver un punto di equilibrio, ma passo comntinuamente dallo stato iperlogico e freddo allo stato iperemotivo.
    molti dei miei disturbi e sofferenze attuali son dovute proprio a questo problema.
    ce l'ho talmnente radicato e talmente sviluppato da condizionarmi l'alimenazione, la peristalsi gastrointestinale, le percezi8oni sensoriali e le rweazioni del sistema nervoso a sostanze, odori e suoni e immagini.
    vedete un po'...
    io penso di rappresentare uno dei casi più autodistruttivi di "rabbia del giusto"
    son una persona abbasyanza ambiziosa e con un'elevato senso morale, a volte anche eccessivo per i canoni odierni. ad esempio,ci son cose che mi scandalizzano molto e su cui son molto pudico, che la fgenye invece vive come normali. a questo aggiungo il senso di impotenza e di inadeguateza all'esistenza che ho da... sempre. come se fossi fuori posto o vivessi fuori dal mio tempo o dall'epoca o dal contesto giusto per esser felice.questo mi causa enormi frustrazioni, che son costretto a reprimere per non sembrare un pazzoide a tutti quelli che mi conoscono. frustrazioni che poi mi rodono e distruggono dall'interno. è una cosa che mi tiro dietro dall'infanzia e non so proprion se riuscirò mai a trovar una via di mezzo o una sogklia di equilibrio. dal canto mio posso dire che il limite l'ho oltrepassato più di una volta.
    nei miei scatti di ira divento estremamehtge aggressivo. ho aggredito medici e parenti, nel mion passato. non è una cosa di cui ne vado fiero e col senno del poi, questo mi fa sentir ancora più frustrato e amareggiato,... e mi fa anche odiar me stesso.

    per dirla breve. io personalmente, ho un'esistenza che potrebbe ave un computer i8n clonflitto di sistema in cui nella stessa parrtizione stan messi Linux (razioalità) e Windows Vista (emotività piena di bugLOL).
    soesso penso che qualcuno mi dovrebbe dar una resettata al sistema o un bel format.
    XD














     
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    Io credo che la rabbia dei buoni sia più temibile perchè semplicemente più autentica, laddove ovviamente con 'buoni' non intendo alcun valore assoluto, non tanto il 'buono in sè', da contrapporre al 'malvagio puro', quanto più semplicemente uno che di solito tende a mantenere la calma nelle situazioni, a non adirarsi, a differenza di chi se la prende per qualsivoglia stupidaggine.
    Per questo, il 'buono', quando si incazza, lo fa per una ragione particolarmente rilevante, per qualcosa di grave, ed è chiaro che più la cosa è grave più bisogna temere la collera di chi s'è adirato.
    Del resto, se pensate ad un vostro amico particolarmente irascibile (il 'cattivo'), spesso assume comportamenti facilmente prevedibili e consueti, tanto che ci fate l'abitudine ed imparate come comportarvi di conseguenza.
    Se si arrabbia una persona notoriamente calma, invece, preparatevi all'imprevedibile, sia nella durata che nell'intensità. Un po' quello che ha detto Xado, insomma, ma anche qualcosa in più, proprio perchè la rabbia di un 'buono' è anche sintomo di qualcosa di particolarmente grave ai suoi danni.

    Per me il senso è un po' questo. ;)
     
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