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"Aaaa la fucina di Dumah quanti ricordi"
"Tipo quando sei esploso " disse il ragno Nabyk appolaiato sulla spalla del mietitore
"Sei vago amico mio, non lo faccio sempre?" disse divertito il mietitore
"Voi due state all'erta se è vero ciò che dicono un vampiro della cattedrale del sangue sta creando il proprio esercito" disse Aranya la vedova nera sull'alltra spalla.
"Suvvia nessun sano di mente dell'alleanza ci tradirebbe, vedrai che ci sarà una spiegazione logica ... spero"
Il mietitore varcò l'uscio e vide che effettivamente la fucina era stata ricostruita.
Entrarono nella sala del trono, lo scranno era vuoto
"Bene sembra che Samah'el non sia in casa, lo aspetteremo qui" e si sedette sullo scranno
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Un roboante schioppo rimbombò per tutta la cittadella e una colonna di fumo nero risalì da un'altra canna fumaria degli altoforni.
I vetri della sala del trono vibrarono armonicamente per qualche secondo prima di ritornare alla quiete originaria.
Dalle porte delle fucine che si schiusero con violenza uscì una nuvola di fuligine e polvere che fece da infernale preludio al vampiro rinato nel segno del clan. Tossì profondamente quelli sgradevole prodotto della combustione per poi sgrullarsi di dosso il nerofumo.
Nonostante fossero anni ormai che non respirava più, sentiva il bisogno di prendere un pò d'aria e rilassarsi. Aveva lavorato abbastanza e si era intossicato quanto bastava per meritarsi una pausa.
Con uno straccio già nero di fuligine si ripulì il volto e il corpo prima di dirigersi verso la sala del trono a grandi passi.
Ciò che vi trovò lo fece montare su tutte le furie.
Un mietitore seduto sul trono di suo padre, sul suo trono. Intollerabile.
Fosse stato un succhia anime qualsiasi, lo avrebbe scannato e ne avrebbe appeso la pelle sul muro ma quello era un noto Paladino.
Per un' istante ,la mente gli tornò alla sera della sua festa burlona. Prese un pesante respiro collerico e si diresse verso lo scranno senza dire una parola.Il volto era gelido e apatico ma la sua ascia, Void, stava cantando una sinfonia infernale composta di crepitii incandescenti e ruggenti fiamme .
Edited by skulker87 - 16/6/2016, 11:37. -
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"Grosso è grosso" disse Aranya
"Infuriato è infuriato" disse Nabyk
"Auguri ragnetto" dissero i ragni in coro e scivolarono giu e si arrampicarono sul soffitto
"Mpf i soliti codardi" disse sottovoce
"Salute a te Samah'el Khan" e alzo una mano in segno di saluto "Correva voce che questa fucina fosse stata restaurata e che un potente vampiro vi abbia fatto la sua dimora! E da quanto mi riferiscono questo vampiro vorrebbe restaurare il clan Dumahim" si fermo a guardare il gigante coperto di fuliggine. Gli sembrava di vedere un toro che sbuffava pronto all'assalto.
"Non sono qui con cattive intenzioni, ma restaurare un clan di vampiri è una cosa di cui l'alleanza non puo ignorare e quindi sono venuto qui per chiederti spiegazioni" si alzo dallo scranno e si avvicino al gigante.
i due ragni guardavano dall'alto e il buon Xado sembrava un bambino in confronto al colosso.
"Avanti amico mio raccontami il tuo progetto ". -
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Gli occhi severi si strinsero lasciando che il bagliore di verde luce che emettevano si riducessero a sottili fessure;
" Paladino Xado...Mietitore Zephonim...signore degli aracnidi.
Riconosco il tuo viso...." .
Le mandibole serrate, i muscoli tesi: era pronto a fare a pugni, persino con un paladino, per far rispettare a quegli irrispettosi esseri blu la casa di suo padre.
Non era nuovo al concetto di pugna suicida: lo aveva fatto con il paladino Phobos, poteva farlo con Xado.
" Sapevo che sareste venuti.
Piccoli folletti blu...non riescono ad astenersi dal ficcanasare nelle questioni dei nobili vampiri.
Sempre cercano....sempre rubano...sempre invadono.
Curioso." Disse nel mentre che passava al fianco del paladino per poi prendere posto sullo scranno con fare da imperatore .
" Lusingato...di suscitare tanto interesse...o paura...che dir si voglia.
Il clan Dumahim non deve spiegazioni a nessuno...se non al Magister del Sangue e ai miei confrati.
Ma se la Cattedrale dell'anima desidera sapere....così ardentemente da inviare il Paladino Ragno...sarà accontentata.
I vostri uccelletti....hanno ben cinguettato.... ciò che sto realizzando.
Sto risollevando il mio lignaggio dalle ceneri del suo passato....dalle ceneri della Cittadella.
E come mio Padre Dumah combatteva per Kain....Samah'el Khan, Cavaliere di ferro combatterà per il Magister del Sangue....e il mio clan seguirà ciò che il Capoclan deciderà." .disse con voce grave e solenne, inflessibile a qualsiasi obiezione o contraddizione.
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Il mietitore guardò il vampiro sedersi, rise tra se e se perchè aveva lasciato nella seduta del trono un ragnatela.
"Bene ora le tue regali chiappe sono ben incollate al tuo trono" pensò divertito
"Gran bei paroloni. Quanto ai folletti blu be ho sentito di peggio nei nostri confronti. Quello che non capisco è perchè continuiamo, sia noi mietitori che voi vampiri, a non considerarci come un unica entità' con lo scopo di proteggere la nostra bella terra. Ma bando a questi discorsi. Mi confermi che il tuo scopo è creare un clan, un clan al servizio dell'alleanza ma allo stesso tempo indipendente" si fermo e poi si diresse verso una delle statue restaurate di Dumah.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Domanda sotto spoiler: è una giocata chiusa o aperta anche ad altri? Nel caso la pubblicizzerei in tagboard/facebook..
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"Paladino Ragno...ha mal compreso.
Ho detto... al servizio della Cattedrale del Sangue....e del Magister.
Con la Cattedrale dell'anima...non ho accordi...." .Fece per alzarsi ma si sentì come appiccicato a quella seduta da qualcosa di setoso e appiccicoso: ringraziò il cielo che fosse solo una ragnatela.
"Parli di impossibilità a rispettarsi...di conflitti tra vampiri e mietitori.....e poi giochi con la mia pazienza...con scherzi stupidi e fuori luogo." Mutando in forma di nebbia, il dumahim si levò dallo scranno senza rimetterci i pantaloni per poi riprendere consistenza.
Con un colpo d'ascia, diede fuoco a quella sgradevole presenza prima di rinfoderare void e inctociare le braccia;
"Non temo voi...ne i vostri mezzucci da quattro scudi...ma ho un accordo con alcuni esponenti...della cattedrale dell'anima...e intendo mantenerli.
Non vi sono alleato diretto...non prenderò ordini da voi...ma nulla impedisce al Clan di servire la Cattedrale del Sangue...e di proporre un patto di reciproco supporto tra voi...e noi.
Se volete rispetto....ve lo dovete guadagnare...come noi lo abbiamo riguadagnato....agli occhi del SenzaCuore...e del Paladino Phobos.
Rispetate questo luogo....e il mio lignaggio....e noi vi premieremo senza indugio...con il nostro ausilio, senza riserve.
Offendete i miei fratelli....dateci dei corrotti....dei cani....o dei rimasugli di immonda stirpe....o mettete in dubbio il nostro patto di reciproco supporto....e noi muoveremo guerra senza riserve...e su questo puoi scommetterci le chiappe."
Detto ciò, fece qualche passo in avanti issetvando con molta attenzione le mosse del mietitore;
"Dopo tutto.....chiediamo ben poco....rispetto a ciò che avete preso al Clan.
Potremmo rivendicare molto di più...ma non é così che si stringono i patti.
Voi mi avete chiesto....di allearmi e inginocchiarmi davanti al Vanesio.
Io ora vi chiedo....di allearvi e inginocchiarvi davanti a Dumah...metaforicamente parlando."
Edited by skulker87 - 16/6/2016, 12:13. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)per me puo benissimo essere aperta..
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"Sai dovresti seguire un corso di meditazione sul controllo della rabbia, ho un amico ragno molto zen se vuoi te lo presento" disse divertito "Suvvia se hai sentito parlare di me sai che sono un inguaribile burlone e la mia non era una mancanza di rispetto ma il mio modo di fare amicizia"
ricontinuo a guardare la statua di Dumah "Ah povero Dumah, la sua superbia l'ha portato ad essere prima sconfitto dagli umani e poi ucciso da suo fratello. Sembra che te abbia ereditato molte cose da lui. Ma non voglio credere che te sia cosi sprovveduto da pronunciare parole cosi insensate. Parli di rispetto eppure non ne porti ad un tuo superiore di rango, benchè io sia il primo a considerare tutti miei pari. Cattedrale del Sangue, Cattedrale dell'Anima, Alleanza, cosa sono per te? Parli di guerra ma contro chi? mietitori e vampiri? c'è gia stata sai, e pensa che è stata cosi inutile che al termine gli antichi fondatori, Soul e Respen, crearono un unico organismo. Quindi non siamo nemici e mai lo saremo. Siamo tutti fratelli questo devi accettarlo"
"Non ho mai parlato di vampiri in termini di corrotti o esseri ignobili. Al mio compleanno dovresti aver visto quello che nella mia vita di umano era mio fratello di sangue, egli è un vampiro come te". -
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Il volto era paralizzato in un'espressione severa e apatica; non era mai stato un uomo capace di stare allo scherzo, tuttavia, sapeva che Xado non era maligno ma solo...burlone.
Con ampia falcata si diresse verso di lui e si fermò ad osservare il grande padre con un moto di orgoglio e tristezza. Avrebbe dato tutto per poter essere stato uno dei suoi difensori, quel giorno;
"Io mi riferivo....solo a voi mietitori.
i miei fratelli del sangue....sono al sicuro...e alleati.
Siete voi che non capite.
Forse nella cattedrale dell'anima é così...ma non per i vampiri.
Sono nato corrotto...e per metà demone.
Ho lottato con la forza del Grande Inquisitore...ogni notte...per guadagnarmi un posto tra i miei fratelli. Chiedi al Paladino Phobos...se non credi alle mie parole.
Nessuno é fratello acquisisto di nessuno a Nosgoth....tutto va conquistato...persino il diritto a vivere."
Sbuffò gelido vapore con fare di toro furioso ma l'ascia di nera pietra aveva smesso di crepitare e si era spenta di ogni furia;
"Se siete davero così impauriti da noi...e non siete capaci di accettarci come alleati....massacrateci subito.
Io sono figlio di mio padre....ma non sono Dumah.
Spero che tu capisca ...cosa intendo con questo.
Vi ho proposto un patto....basato sul rispetto reciproco...non è ciò che tanto aneli?
Voi mi avete chiesto....di allearmi e inginocchiarmi davanti al Vanesio. Io ora vi chiedo....di allearvi e inginocchiarvi davanti a Dumah...metaforicamente parlando
Se pensi che sia inutile dirlo.....sappi che non lo é.
Spero riporterai per filo e per segno....le mie parole al reggente della Cattedrale dell'Anima.....senza stravolgerle....ne modificarle." e detto ciò si spostò nuovamente verso il trono, accarezzò la seduta con un gesto quasi affettuoso per poi riprendere posto.
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Xado si volto a guardare Samah'el.
"Le nostre parole sono diverse ma almeno il nostro fine è comune. Nessuno pretende che ripudi le tue origini, anzi dovresti dare un bel cazzotto a chi tenta di fartelo fare, te sei il figlio di Dumah ed io di cacciatori di vampiri, epppure eccoci qui a parlare tranquillamente. Le cose evolvono, parole conquistare possono essere rimpiazzate con dare fiducia." si fermo un attimo
"Questa è la prima volta che ci parliamo a tu per tu. Nonostante le voci preoccupanti che ho sentito sono venuto qui in pace senza pregiudizi, e sai perchè? Sei un membro dell'alleanza e questo per me è gia degno di fiducia. Sei entrato in quella che io considero una famiglia o possiamo chiamarlo clan volendo, quindi sei meritevole come tutti i suoi membri della mia fiducia. Ricorda puoi anche nascere corrotto ma ciò non significa che lo sarai per sempre a prescindere. ". -
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Sbuffò nuovamente il colosso di carne ma non di furia,ne di boria; rise, rise dapprima sommessamente e poi sempre più forte.
Qualcosa nelle parole di Xado lo aveva fatto ridere di gusto.
La cosa più strana era che, nel suo ridere, la sua espressione non cambiava. gli occhi eranp sempre fissi sul ragno, severi e apatoci.
La voce potente apostrofò il Paladino Ragno con tono gelido;
"Non c'é vergogna.....a nascere figlio dei clan.
Dumahim....Zephonim...Melchiahim....abbiamo una grande storia alle spalle....e tutti dovrebbero rendersene conto.
Eppure...questo non vale per i molti.
I pregiudizzi sono duri a morire.
Sia tra i vampiri che tra i mietitori...conosco molti individui....che mi avrebbero staccato la testa dal collo....la prima volta che varcai la soglia della cattedrale.
Fratricida.....sterminatore di razielhim...corrotto.
Epiteti che mi sono sgrullato a forza di dosso....ma che ancora sussurrano a mezza bocca quando passo.
Il problema non é solo mio....é solo che io lo manifesto.
Odio....le menzogne....detesto le cose dette...alle spalle.
Dimmi...Xado Tela di ragno....Come fa un cacciatore di vampiri ad avere tanto senso dell'umorismo?" disse sporgendosi lievemente dallo scranno,posando una mano su di un ginocchio e l'avambraccio sull'altro con postura decisamente barbarica ma rilassata.. -
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L'aria della montagna era gelida, sentivo il suo aspro soffio paralizzarmi le gambe.
Guardavo a destra e a sinistra, per provare ad orientarmi in quella tormenta. Sembrava impossibile, avevo smarrito la via?
Mi corprivo il volto con l'artiglio, per riuscire a fissare meglio ció che avevo davanti.
Quante volte ero già partito per quella ricerca, quante volte ero tornato alla cattedrale privo di ciò che ero venuto a cercare?
Quell'antica maledetta, giallastra mappa, non mi era stata di grande aiuto.
Ne latitudine o longitudine erano segnati su di essa.
Mentre avanzavo nella tormenta, vidi delle sagome davanti a me. Temendo per la mia incolumità, rilascai una serie di scosse elettriche nell'aria.
Scintillavano e rombavano con tale intensità, che il suono sarebbe stato udibile a cento metri di distanza.
Si unirono, formando un letale anello di energia, che esplose illuminando per pochi istanti l'area circostante. Non vi era nulla.
Il pericolo era solo un beffardo scherzo della mia mente devastata.
Mi parve, di vedere una costruzione davanti a me. Credendo che fosse ciò per cui ero venuto corsi per tentare di raggiungerla. La bufera tentava di bloccare la mia avanzata, ma la mia volontà più forte della bufera.
Ne quella tormenta, ne altre mille, avrebbero potuto fermarmi.
Non appena raggiunsi il monumentale edificio, fui deluso dallo scoprire che si trattava solamente del forte di Dumah.
Un monito, non molto lontano, si fece largo nella mia mente.
Per un attimo fui preoccupato dell'incolumità della gentil dama che avevo avuto il piacere di conoscere poco prima. Aveva preso residenza in quel forte, assieme a Samah'el Khan.
Il mio interrogativo, che mi rimbombava nel cervello come gli assillanti ricordi della mia vita passata, era sapere se fosse ancora in vita.
No, no, starà bene
Pensai fra me e me.
Poi giunse l'astio nei confronti di quel bestione, che voleva far risorgere il suo clan.
E se invece non stesse bene?
La preoccupazione era forte, quando c'era di mezzo quel disumano dumahim, non si sa mai cosa ci si può aspettare.
Maledetto il mio fatalismo...
Dissi sottovoce, per poi varcare la soglia del forte.. -
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Per un attimo temè che il Vampiro si fosse incolleritò ancora di più ma si accorse che stava ridendo di gusto.
"Bene suppongo che io sia ancora piu ridicolo quando dico cose serie" disse divertito "Ma te amico mio dovresti ridere piu spesso la tua faccia si deve abituare al riso. certo detto da uno che la faccia praticamente non c'è l'ha!" e rise
"Ti svelo il mio segreto penso sempre di andare in giro tutto nudo e di dover togliere l'attenzione da ciò" e rise di gusto
"Bene, mettiamoci comodi" di fianco al mietitore comparve un ragno delle dimensioni di un uomo
"Per la regina dei ragni dove mi hai evocato! quel vampiro è enorme e sembra arrabbiato"
"Samah'el ti presento Pavouk che a dispetto delle dimensioni è un gran pauroso! Ora Pavouk da bravo stattene qui fermo da bravo, anche se non sembra lui è un vampiro nostro alleato, certo ha una faccia da paura ma ci stiamo lavorando" detto questo il mietitore ragno si sedette sul dorso di Pavouk
"Mi hai evocato per farti da sedia???" disse innervosito il ragno
"Vedi sedie qui in giro? Ora zitto e buono" poi si rivolse nuovamente a Samah'el "Effettivamente andrebbero messe un po di sedie o poltrone. Bene ora che abbiamo appianato le nostre divergenze parliamo di questo clan che vuoi ristaurare. Spiegami in che modo ". -
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Nel vedere quella curiosa apparizione, il dumahim rimase lievemente turbato: un ragno gigante usato come sedia. Sperò che il Paladino non si mettesse a girovagare sulle pareti mentre dialogavano.Ci sperò davvero ma sapeva che l'idea era così demenziale che probabilmente il mietitore l'aveva già avuta.
" Ringrazio...che tu non abbia evocato Gucciarax..
Ricordo con terrore....quel costune viola da papero." e mentre lo duceva, un brivido freddo gli corse lungo la schiena.
Ascoltata la domanda di Xado Tela di Ragno, il gigante di ferro rispose con fredda austerità;
"Il come é semplice.
Restaurare la casa del padre....sarà forse la parte più lunga e laboriosa....ma so dove recuperare il materiale...e i lavori procedono bene.
Ho già un adepto del clan...che lavora con me.
Tutto ciò che era del clan....DEVE tornare al clan....e in questo gradirei coinvolgervi....dato che so quanto materiale avete ritrovato...che appartiene al nostro clan.
Lo reclameremo....come nostro di diritto....ma non vi negheremo collaborazione...e di poterlo studiare se di vostro interesse...ma vorrei poterlo custodire qui.
Stilare le leggi che ogni membro del Clan...dovrà rispettare come un vangelo.
Convertire alla causa i dumahim esistenti se possibile....annientarli se contrari.
Deve esistere solo un Clan Dumahim...e dovrà rappresentare la forza,la gloria e il lustro del grande padre.
Nel nuovo ordine...non ci sarà posto per i codardi corrotti.
La mia Revenant....si stà occupando della mobilia e dei fronzoli...le ho dato un contatto di Valholm...un mercante che non saprà dirle di no...dato che ha già avuto a che fare...con me.
Faremo riferimento....sempre e comunque....alla Cattedrale del Sangue.
Quando sarà tutto pronto....gradirei ufficializzare il tutto davanti alle cattedrali...con un rito dei miei padri.
Questo é quanto....cosa altro desidera sapere...Paladino Xado?" sentenziò,tenendo le dita incrociate e i gomiti sui braccioli dello scranno e con le gambe incrociate.
Void era stata posata sul prolungamento che generava la mezzaluna del trono,sul fianco destro mentre Hellgate era sul sinistro.
Edited by skulker87 - 17/6/2016, 17:50.
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